Chi siamo

Rina Piras (Caterina, nome di battesimo) nasce a Carbonia il 30 maggio 1951 ed è una disegnatrice autodidatta. Fin da piccola è propensa alla creatività e sono tante le passioni che negli anni porta avanti: dal ricamo al cucito, dall’uncinetto alla creazione di svariati oggetti. E anche in cucina si dedica, con passione, alla preparazione del cibo improvvisando spesso nuove ricette. Predilige piatti semplici, non elaborati, e ripropone le antiche pietanze di una volta. Con gli anni, però, viene meno la preparazione dei dolci, poiché cede molto volentieri l’incarico alla figlia.

La semplicità e l’umiltà caratterizzano ogni suo lavoro che viene creato sfruttando esclusivamente le sue idee. Ogni piccola cosa, anche quella che apparentemente non ha più un utilizzo, viene riciclata e trasformata in un nuovo oggetto.

Ama l’arte in ogni sua forma e manifestazione. Ama l’originalità e non sopporta chi, invece, sfrutta le idee altrui facendole proprie e riproducendo ciò che ha creato lei.

Nel 1999, in maniera del tutto casuale, scopre di avere il dono di saper disegnare grazie a sua figlia. Un giorno, quest’ultima, si recò in soggiorno e le chiese di poter fare i compiti nella stessa stanza riscaldata dal camino acceso, ma in cambio non doveva disturbarla chiacchierando come solitamente faceva, impedendole così di portare a termine i compiti scolastici. Si mise comoda, iniziò a svolgere i compiti, ma si accorse che la mamma non manteneva il patto e, siccome non voleva abbandonare la stanza riscaldata, decise di andare in mansarda dove c’erano tutti i vecchi album da disegno, le matite e i colori, messi ormai da parte, e decise di portarglieli. Da quel giorno, Rina, inizia a disegnare e a smettere di parlare e madre e figlia si dividono la stessa stanza e, in assoluto silenzio, entrambe svolgono le proprie attività.

Nel momento in cui disegna, Rina, entra in un mondo tutto suo e niente e nessuno riesce a distrarla. In quelle ore il tempo sembra fermarsi e tutto il mondo circostante sembra annullarsi.

Il suo primo ritratto è Papa Giovanni Paolo II. Seguono vari ritratti e disegni che vengono apprezzati prima in famiglia, tanto che viene incoraggiata a continuare e a effettuare delle mostre per far conoscere le proprie opere anche agli altri. Nello stesso anno fa la prima mostra e da lì seguono le altre, personali e non, in diverse parti della Sardegna.

Riceve numerosi apprezzamenti e richieste di ritratti e disegni su commissione. Partecipa a un concorso d’arti indetto dalla provincia del Medio Campidano classificandosi ai primi posti e riceve nel corso degli anni numerosi attestati.

Alcuni dei suoi quadri si trovano ora in Germania, in Inghilterra, in Francia e in Italia a Brescia, a Roma, a Verona e in Sardegna. In quest’ultima, alcuni dei paesi e città in cui si trovano sono: Gesturi, Villacidro, Cagliari, Siurgus Donigala, Carbonia, Sant’Anna Arresi, Paulilatino, Serramanna, Fluminimaggiore, Teulada, San Gavino Monreale, Sanluri, Pabillonis, Arbus, Montevecchio, Guspini, Gonnosfanadiga, Selargius, Olbia e così via…

Nel 2014 realizza, su commissione dello scrittore Benvenuto Zandara, i disegni per la copertina del suo libro La rivincita di Tore. Da uno sparo in aria, un’incredibile storia.
I complimenti ricevuti dallo scrittore e dalla sua famiglia e dall’editore del libro, rimasti pienamente soddisfatti del lavoro eseguito, suscitano sentimenti di gioia e commozione nell’artista.
Ancora una volta le mani di Rina, guidate dal cuore, lasciano un segno indelebile nella mente dei suoi cari: stima e fierezza nei suoi confronti da parte dei figli, del marito e di tantissime persone che riconoscono in lei un’autentica bravura.

La vena artistica, Rina, la trasmette alla figlia. Fabiola sviluppa negli anni una vena pasticcera. Di tanto in tanto si cimenta anche in varie creazioni di natura diversa, ma la sua più grande passione sono i dolci.

Inizia a pasticciare in cucina diversi anni fa, quando incomincia a scambiare le prime ricette con la sua compagna di banco delle scuole superiori. La sua più grande soddisfazione è vedere gli altri mangiare le sue leccornie, mentre gli apprezzamenti ricevuti le danno la giusta motivazione e carica per prepararne altre.

Ama provare ricette sempre diverse, modificarle e inventarne delle nuove. Predilige però quelle semplici: con pochi componenti riesce a preparare sempre qualcosa di sfizioso. Dopotutto, in cucina come nella vita, tutte le cose eccezionali nascono sempre da ingredienti molto semplici, ma diventano uniche e irresistibili grazie all’amore, alla passione e alla fantasia.

Per mettere le mani in pasta ogni occasione è buona. Poco le importa se ha una montagna di cose da fare o se la cucina è già in balia delle onde, quando le prende un attacco improvviso di voglia di dolci nessuno può frenarla. E non importa quanto la giornata sia stata stancante e pesante, la cucina è il luogo perfetto per rilassarsi, per entrare in un mondo tutto suo e staccare dalla realtà.

Il dolce è per lei il giusto completamento di un pasto, a maggior ragione se il pranzo o la cena non sono di proprio gradimento e si aspetta almeno qualcosa di buono per finire in bellezza.

I dolci che le danno maggiore soddisfazione sono i fatti fritti, tipici della Sardegna, che impasta interamente a mano. Quelli, invece, con i quali riscontra sempre tanto successo sono i cioccolatini, preparati seguendo una ricetta semplice di propria invenzione.

Fabiola, però, non si limita a preparare dolci, ma anche pane, pizze, focacce, antipasti, sott’oli e talvolta primi e secondi. Ma in tutto ciò che fa il merito è solo dell’ingrediente magico: la dolcezza.

Il 25 marzo 2015, il giorno del compleanno di Fabiola, Rina viene a mancare prematuramente all’affetto dei suoi cari lasciando un vuoto incolmabile nel cuore dei figli, del marito Mario e di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarla nel loro cammino.

Rina viveva per i suoi figli: Nicola e Fabiola erano la sua vita. Il suo ultimo respiro alle ore sedici e venticinque: un orario che mette insieme il giorno di nascita del figlio e il giorno di nascita della figlia. Un ultimo messaggio nei loro confronti, quasi volesse trasmettere fino all’ultimo il suo amore verso i figli (Clicca qui per leggere l’ultimo saluto a Rina Piras).

Rina lascia un’enorme ricchezza interiore fatta di sani principi e valori, insegnamenti, esempi da seguire e buona educazione che accompagnerà, giorno dopo giorno, i gesti e il modo di agire di Nicola e Fabiola. Vivrà per sempre in ogni loro respiro, in ogni loro battito del cuore, attraverso i loro occhi e attraverso la loro vena artistica, con la speranza che la sua anima sia sempre presente nella loro vita.

Numerose le manifestazioni d’amore e d’affetto nei confronti di Rina, anche da parte di persone da poco entrate a far parte della sua vita: bastavano pochi attimi per affezionarsi a lei, nutrire stima, simpatia e volerle bene. Numerose anche le opere d’arte commissionate nell’ultimo periodo e, purtroppo, non realizzate. E, infine, gli inviti ricevuti per partecipare alle mostre d’arte di disegno a Firenze, a Venezia e a Nizza: un sogno destinato, disgraziatamente, a non realizzarsi.

In ogni istante, Rina, è viva nel cuore della sua famiglia. Ogni giorno un pensiero costante vola lassù e ogni notte l’augurio è di rivederla nei propri sogni per poter stare ancora con lei, abbracciarla, baciarla, accarezzarla e parlarle.

Un mare di bei ricordi nella mente di Mario, Nicola e Fabiola che salutano Rina con un arrivederci, con il desiderio che un giorno possano rincontrarsi e vivere con lei la vita eterna.

Foto ricordo di Rina Piras e Fabiola
Foto ricordo di Rina Piras e Fabiola



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